Sette risposte ai dubbi più diffusi sulla febbre nei bambini, seguendo le indicazioni delle Linee guida della Società Italiana di Pediatria.
1. Qual è il modo migliore per misurare la temperatura?
La febbre si misura sotto l’ascella con un termometro digitale. Da evitare la misurazione orale e quella rettale (invasiva e fastidiosa). Sconsigliato anche il termometro frontale che rischia di essere meno preciso.
2. Una misura intorno a 37,2-37,4 °C può essere considerata febbre?
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità si parla di febbre solo sopra i 37,5 °C e sarebbero da evitare termini come febbricola o febbriciattola per temperature al di sotto di questa soglia. Bisogna anche considerare che la temperatura del corpo varia in modo regolare nelle 24 ore: più bassa all’alba, più alta intorno alle 17, quando può superare i 37 °C.
3. Quali sono le cause principali della febbre nei bambini?
Le infezioni, virali o batteriche. In effetti, la febbre può essere considerata un fenomeno fisiologico di difesa contro le infezioni, perché ad alte temperature funzionano meglio i meccanismi immunologici di difesa, mentre virus e batteri fanno più fatica a moltiplicarsi.
4. Quando la febbre raggiunge i 39 °C: sono opportune delle spugnature fredde?
No: in caso di febbre, i mezzi fisici come spugnature, esposizione a correnti fresche, applicazione di borse del ghiaccio vanno evitati. Non solo non servono, ma possono essere fastidiosi o controproducenti: raffreddando troppo le estremità, costringono l’organismo a produrre più calore e la temperatura sale.
5. Quando vanno dati i farmaci per la febbre?
I farmaci antipiretici vanno dati “solo quando alla febbre si associ un quadro di malessere generale”: se anche la temperatura è alta ma il bambino è vivace si possono evitare. I farmaci da utilizzare sono ibuprofene e paracetamolo. Il paracetamolo si somministra preferibilmente per bocca, con un dosaggio che dipende dal peso del bambino: 10-15 mg/kg ogni 4-6 ore, fino a un massimo di 60-80 mg/kg al giorno. In alternativa si può usare l’ibuprofene, ma attenzione: o l’uno o l’altro, mai combinati o alternati.
6. Oltre agli antipiretici, è opportuno somministrare anche antibiotici?
No: l’antibiotico va dato solo se c’è il fondato sospetto di un’infezione di origine batterica e naturalmente è solo il medico a poterlo stabilire. Di sicuro, l’antibiotico non va dato in caso di influenza o rinite, che sono causate da virus.
7. Il piccolo la mattina ha 38,5 di febbre e, pur con il paracetamolo, la sera la febbre si è rialzata. Quando è necessario una visita pediatrica?
Insieme al Pediatra dobbiamo sempre valutare:
- l’età del piccolo (sotto l’anno la febbre si valuta con ancora maggiore attenzione e comunque entro le 24 ore);
- se la febbre si accompagna ad altri sintomi particolari e generali, ad esempio un rapido peggioramento delle condizioni generali (scariche diarroiche profuse, vomito, mal di testa, alterazioni della respirazione, pallore, scarsa reattività, rifiuto del cibo);
- se dura da più di 2-3 giorni senza una causa apparente.
In questi casi sarà sempre necessario consultare il medico.