COVID-19, come la vaccinazione cambia la stagione dell’influenza

Sta per iniziare il terzo inverno con Covid-19 e inverno, è sinonimo anche di stagione influenzale. Come sarà quella che sta per cominciare? Cosa dovremmo aspettarci mentre siamo ancora in pandemia? Quali sono le raccomandazioni per la campagna vaccinale contro l’influenza?

Chiederselo non è semplice perché la situazione pandemica è cambiata. Non solo a livello epidemiologico, con la diffusione di nuovi varianti, ma anche e sopratutto per l’avvento dei vaccini e per un generale rilassamento delle misure di contenimento al virus che lasciano immaginare una circolazione virale diversa da quella che abbiamo avuto lo scorso anno, più sostenuta. 

È verosimile, dunque, che la stagione influenzale che sta per iniziare sia più sostenuta di quella passata praticamente assente. Ma non solo. Uno degli effetti collaterali della mancata influenza, potrebbe essere un aumento della gravità dei casi registrati, a causa delle diminuzione dell’immunità nei confronti dei virus influenzali. Se poco hanno circolato, poco si è anche diventati immuni, sebbene i virus influenzali mutino continuamente, e di riflesso muta la composizione dei vaccini. Una probabilità maggiore se le misure anti-Covid continueranno a persistere.

E’ proprio a questo, come accaduto lo scorso anno, che puntano le raccomandazioni delle istituzioni in ambito di vaccinazione anti-influenzale: non sovraccaricare gli ospedali, assicurare la continuità di cura risparmiando i sanitari dall’influenza e proteggere i più deboli (che potrebbero avere necessità di ricovero in ospedale), da influenza, e così anche da rischio Covid-19. È questo il senso delle raccomandazioni dell’Oms riportato nella circolare del Ministero della Salute per la stagione influenzale 2021-2022, che individua come prioritari a ricevere la vaccinazione antinfluenzale dunque i sanitari, gli anziani (ma in generale tutta la popolazione over 50), le donne in gravidanza, persone con patologie e bambini e rende nota la consueta tabella di tutte le categorie cui il vaccino, in virtù del rischio complicanze, è offerto gratuitamente.

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