GENITORI E FIGLI IN CUCINA: cucinare e mangiare insieme rafforza il rapporto?

Il contesto in cui si preparano e si svolgono i pasti in famiglia ha un’influenza fondamentale sulle future preferenze di gusto, e svolge un ruolo particolare nella formazione del comportamento alimentare, ma non solo. 

Le preferenze o le avversioni per gli alimenti sono strettamente individuali, ma possono rivelare un chiaro legame familiare e sociale. Per questo la famiglia riveste un ruolo importante e contribuisce in modo sostanziale allo sviluppo nei confronti di alcuni sapori. 

Poiché i gusti sono molto stabili e possono durare tutta la vita, si deve porre particolare attenzione alla composizione dei pasti e anche all’atmosfera in cui si svolgono, affinché sia il più possibile positiva. In tal senso diventa utile, per lo sviluppo delle preferenze alimentari, lasciare una certa libertà di scelta degli alimenti ai bambini, dimostrandosi calmi nei confronti di avversioni temporanee ad alcuni piatti. 

Facciamoli partecipare alla preparazione del pranzo o della cena, lasciamoli annusare il cucchiaio ricolmo o guardare quando prepariamo le pietanze e possiamo anche farli partecipare attivamente alla realizzazione, per esempio facendo sì che siano loro a schiacciare con una forchetta una patata ben cotta, che poi verrà mangiata, coinvolgendoli nell’apparecchiare la tavola, magari mettendo un piatto alla volta, poi le posate, i tovaglioli, complimentandoci con loro per il lavoro svolto quando ci siederemo a tavola. 

Cucinare con i bambini ha grandi ripercussioni sull’autostima, sulla crescita dei rapporti familiari e sull’unione dei vari membri, oltre che un grande impatto sulla cultura alimentare dei bambini. Numerosi sono i benefici da un punto di vista nutrizionale, ma anche psicologico ed evolutivo. Anche secondo la letteratura scientifica, da cui emerge che i bambini che cucinano hanno maggiori possibilità da adulti di vivere senza particolari difficoltà il rapporto con l’alimentazione, soprattutto se sviluppata all’interno di programmi specifici che portano i bambini ad interfacciarsi con il mangiar bene anche poi a scuola. 

Cucinare insieme stimola spesso la curiosità dei bambini, spingendoli a provare in prima persona alimenti che non avrebbero altrimenti considerato, può anche essere il momento in cui si scopre insieme, genitori e figli, quali sono gli alimenti che fanno bene, quali benefici danno all’organismo. Da vari studi emerge come vi sia correlazione tra attività culinaria della famiglia ed abitudine a mangiare, ad esempio, verdure da parte dei bambini. 

Inoltre, cucinare insieme aumenta alcune competenze cognitive, quali, ad esempio, competenze matematiche (pesare e contare, quantificando gli ingredienti), di lettura (i più grandicelli possono leggere una ricetta sul libro), competenze scientifiche (riconoscere a quale gruppo appartengono determinati cibi, osservare la loro consistenza e usare i sensi per percepirli al tatto, al gusto o all’olfatto), creatività (coinvolgendo i piccoli nella decorazione di un piatto…), competenze storico-geografiche (preparando un piatto di un  paese diverso dal proprio), competenze nutrizionali (utilità di determinati cibi rispetto ad altri), competenze sociali (migliora l’autonomia e il senso di responsabilità, ma anche la condivisione ed il legame con gli altri membri della famiglia).

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