Il tema dei vaccini è particolarmente attuale, in questo periodo poi specialmente. Ecco 5 punti che aiutano a fare un po’ di chiarezza.
1. PERCHE’ INFORMARE?
E’ utile aumentare le conoscenze divulgative scientifiche: il calo delle coperture vaccinali è responsabile, ad esempio, dei numerosi casi di morbillo e di pertosse, malattie che potevano già essere debellate. Si devono modificare le false convinzioni, rispondendo alle domande poste in base alle conoscenze scientifiche attuali.
2. CON IL MIGLIORAMENTO DELLE MISURE IGIENICHE E SANITARIE I VACCINI SONO ANCORA NECESSARI?
Nel caso in cui si fermassero i programmi vaccinali, le malattie prevenibili con i vaccini tornerebbero. Se le persone non si vaccinassero in breve tempo comparirebbero di nuovo malattie diventate poco frequenti (si pensi alle migliaia di casi di difterite nei paesi dell’ex Unione Sovietica o all’epidemia di polio in Albania negli anni ’90, o alle epidemie di morbillo che sono all’ordine del giorno anche nel nostro Paese).
3. QUANTI BAMBINI RISULTANO IMMUNIZZATI DOPO LE VARIE VACCINAZIONI E PER QUANTO TEMPO?
La proporzione di soggetti correttamente vaccinati dopo il ciclo completo delle vaccinazioni del primo anno di vita che hanno sviluppato una risposta immunitaria supera il 95%, (immunità di gregge) mentre la durata della risposta varia da vaccino a vaccino e per questo per alcuni è prevista una dose “di richiamo”.
4. I VACCINI NON SONO RESPONSABILI DELL’AUTISMO!
Lo studio del 1998 che ha lanciato l’allarme su una possibile associazione tra vaccino anti-morbillo-parotite-rosolia (MPR, measles-mumps-rubella, MMR) e autismo è stato giudicato gravemente fallace, tanto che l’articolo venne ritirato dalla rivista The Lancet che l’aveva pubblicato e l’autore radiato dall’Albo dei Medici inglesi.
5. I VACCINI SOVRACCARICANO IL SISTEMA IMMUNITARIO?
I bambini sono esposti quotidianamente a centinaia di antigeni respiratori o alimentari e il sistema immunitario non ha difficoltà a “gestire” la risposta immunitaria seguente alle vaccinazioni. I vaccini non sovraccaricano il sistema immunitario di un bambino, piuttosto ne rafforzano lo sviluppo.