Gli indici più comunemente utilizzati per valutare l’adeguatezza dell’accrescimento di un bambino sono rappresentati dai seguenti parametri: peso, altezza e circonferenza cranica (relativamente ai primi due anni di età).
Il peso
Nei primi giorni di vita avviene il calo fisiologico, con una perdita di peso di circa il 10% del peso alla nascita, successivamente al quale inizia il recupero ponderale. Nel periodo del lattante, il peso aumenta in modo considerevole con un incremento medio giornaliero di 20-30 grammi nel primo trimestre (150-200 grammi/settimana), di 15-20 grammi nel secondo trimestre, di 10-15 grammi nel terzo trimestre e nel quarto trimestre di vita. Ciò comporta che il lattante raddoppia il proprio peso della nascita a circa 5 mesi e lo triplica all’anno. Alla fine del secondo anno di vita un bambino quadruplica il peso che aveva alla nascita. Dai 3 ai 9 anni il ritmo di crescita ponderale non è più così marcato, pur sempre prevalente nei maschi rispetto alle femmine. Una buona regola mnemonica che consente di derivare il peso appropriato per una età dai 3 ai 9 anni, è quella di raddoppiare l’età e di aggiungervi 8. Ad esempio, per un bimbo di 6 anni, 12 (cioè il doppio della sua età) + 8 = 20. All’età di 10-12 anni il peso aumenta più nelle femmine, in relazione alla loro maggior precocità puberale, per prevalere dopo i 15 anni ancora nel sesso maschile. Per entrambi i sessi il peso ha un aumento notevole nel periodo adolescenziale per stabilizzarsi poi attorno ai 18-20 anni.
La statura
Particolarmente intenso e non eguagliato in nessuna altra età è il ritmo di crescita del primo anno di vita. Nei primi 2 mesi, infatti, il bambino cresce di circa 1 centimetro per settimana. Alla fine del primo anno, la statura è aumentata di circa 22-24 centimetri e di altri 12 cm circa dai 12 ai 24 mesi di vita. L’incremento staturale successivo avviene in modo che la statura alla nascita venga raddoppiata a 4 anni e triplicata intorno ai 13 anni di vita. L’aumento staturale prima della pubertà è più precoce nelle femmine e l’arresto della crescita in altezza si registra, in genere, tra i 16 e i 18 anni nelle femmine e tra i 20 e i 22 anni nei maschi. Dalla statura di un soggetto all’età di 3 anni, si può, con molta approssimazione, prevedere l’altezza definitiva, applicando tale formula:
altezza finale maschi = 1,27 x altezza a 3 anni (cm) + 54,9
altezza finale femmine = 1,20 x altezza a 3 anni (cm) + 42,3
La circonferenza cranica
La misurazione della circonferenza del cranio alla nascita è di 33-37 cm. e aumenta di 6 cm nel primo quadrimestre. Alla fine del primo anno la circonferenza cranica è di 46-47 cm, a 2 anni di 48-49 cm, a 3 anni di 49-50 cm e alla fine della crescita raggiunge i 55-60 cm, maggiore nel sesso maschile.
I dati e le misure sopra descritti rappresentano parametri di normalità, essendo influenzati da molteplici fattori intrinseci (come etnia, familiarità e fattori genetici in genere) e da fattori estrinseci (come alimentazione, attività sportiva, fattori socioeconomici ed eventuali eventi morbosi). In particolare è opportuno fare riferimento a tabelle di crescita o morfogrammi specifici che possono più precisamente dare indicazione della appropriatezza di accrescimento del bambino in esame in quel dato momento particolare.