BAMBINI E SPORT. Alcuni consigli per un corretto sviluppo.

Nuoto, judo, karate, calcio, danza, ginnastica artistica, pattinaggio, basket e pallavolo… solo per dirne alcuni: vi è consenso unanime nel raccomandare un’attività fisica quotidiana che assicuri benefici psicologici e prevenga sovrappeso e obesità, sviluppando un buon sviluppo osseo, se possibile sin da piccoli. 

Sia gli sport di squadra, che insegnano a vivere in gruppo, sia gli sport individuali, che privilegiano il senso di capacità singola, sono uno stimolo utile per lo sviluppo psicofisico del soggetto, ed alcuni sono più adatti di altri nel favorire determinate attitudini. 

Anche dal punto di vista fisico non esiste uno sport più indicato di un altro: tutte le diverse attività sportive possono essere praticate con successo e soddisfazione; la cosa fondamentale è che il piccolo si diverta.

Potendolo fare, risulta molto utile praticare, soprattutto in età prescolare e durante l’educazione primaria più discipline sportive, per  stimolare al meglio l’apprendimento delle regole, sviluppando le potenzialità fisiche e psicologiche del bambino.

Durante l’età scolare e poi negli anni a seguire progressivamente i bimbi vanno coinvolti in attività divertenti che lascino spazio alla scoperta, con regole e istruzioni semplici, affinando via via le capacità motorie e l’equilibrio, iniziando così sport organizzati, basati dapprima solo sul divertimento e quindi poi anche sulla competizione.

Ecco alcuni sport indicati in età scolare:

  • nuoto: aiuta la coordinazione e migliora l’orientamento nello spazio, non carica sul sistema muscolare ed osseo (l’acqua toglie l’effetto peso) e non si rischiano traumi 
  • ciclismo: stimola autostima ed equilibrio
  • pattinaggio: promuove equilibrio e  lo stare insieme
  • calcio, pallacanestro e pallavolo: sono sport di squadra, migliorano la funzione respiratoria e promuovono lo sviluppo dello spirito di squadra
  • judo e karate: richiedono coordinazione motoria e forza, che si sviluppano verso i 7-8 anni, utili per i bimbi più timidi (danno fiducia nelle proprie capacità), ma anche per più vivaci (aiutano a controllare la propria aggressività). 

Diverso il discorso per tennis e scherma, sport asimmetrici, poiché fanno lavorare in modo diverso alcune parti del corpo, in particolare maggiormente uno degli arti superiori. In tal casi meglio iniziare dagli 8-9 anni, età in cui si può anche più sviluppare concentrazione e disciplina. 

Nel caso ad esempio di bimbi in sovrappeso, in cui uno degli obiettivi principali è perdere grasso, si cercherà di garantire un maggior dispendio energetico; sono, perciò, da preferire gli sport a sforzo prolungato e di resistenza, come ad esempio l’atletica.

In ogni caso praticare regolarmente uno sport favorisce la crescita armonica del corpo e lo sviluppo della mente e della personalità, è un’occasione di crescita psicofisica con valori importanti, sia di collettività quali il vivere in gruppo, sia individuali quali il confrontarsi con le proprie abilità.

E in lockdown? Ricordiamoci l’attività fisica individuale vicino a casa è consentita, quindi non dimentichiamo l’importanza del movimento per i nostri bambini. Fa bene a loro e fa bene anche a noi!

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